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02 Dicembre 2025
Nuovo Codice degli Incentivi 2026: tutte le novità per imprese e professionisti

Il nuovo Codice degli Incentivi 2026 introduce un sistema completamente rinnovato per la gestione delle agevolazioni alle imprese. Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri, entra in vigore il 1° gennaio 2026 e punta a semplificare, digitalizzare e rendere più trasparente l’intero ecosistema degli incentivi.

Questa riforma interessa PMI, grandi imprese, professionisti e lavoratori autonomi, ampliando la platea di chi può accedere ai bandi e migliorando la capacità del sistema di generare sviluppo economico reale.

 

Come funziona il Codice degli Incentivi 2026

Il Codice riorganizza l’intero ciclo degli incentivi in sei fasi:
programmazione, progettazione, attuazione, monitoraggio, rendicontazione, valutazione.

Le agevolazioni potranno assumere diverse forme:

  • contributi a fondo perduto
  • garanzie su finanziamenti
  • prestiti agevolati e strumenti rimborsabili
  • interventi in equity
  • agevolazioni fiscali e contributive
  • altre modalità previste dal bando

 

Il bando-tipo nazionale

La vera svolta operativa è l’introduzione del bando-tipo: un modello standard che ogni amministrazione dovrà utilizzare per pubblicare i bandi.

Il bando-tipo stabilisce in modo chiaro:

  • criteri di selezione
  • spese ammissibili
  • importi e intensità degli aiuti
  • verifiche e controlli
  • cause di revoca

Questa uniformità aiuta imprese e professionisti a orientarsi meglio e velocizza la partecipazione alle misure agevolative.

 

Digitalizzazione: nasce il sistema “Incentivi Italia”

Il Codice degli Incentivi punta molto sulla digitalizzazione, con due strumenti centrali:

Incentivi.gov.it

Portale unico dove consultare bandi, inviare domande e seguire lo stato dell’istruttoria.

Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA)

Sistema integrato che permette verifiche immediate su cumuli, intensità di aiuto e rispetto delle regole europee.

Il risultato è un sistema più trasparente, efficiente e tracciabile.

 

Parità di accesso: incentivi anche per autonomi e professionisti

Il Codice introduce un principio fondamentale: parità di accesso agli incentivi.

Ciò significa che, oltre alle imprese, potranno partecipare ai bandi anche:

  • lavoratori autonomi
  • professionisti ordinistici
  • freelance

Questa apertura rende il sistema più inclusivo e allineato alla struttura economica italiana, dove il lavoro autonomo pesa in modo significativo.

 

Tavolo Permanente degli Incentivi: coordinamento Stato-Regioni

Per rendere più coerenti le politiche di sviluppo sul territorio, il Codice istituisce il Tavolo permanente degli incentivi presso il MIMIT.

Le sue funzioni principali sono:

  • scambio di informazioni in fase di programmazione e attuazione
  • raccordo delle strategie industriali
  • definizione di accordi programmatici Stato-Regioni

Il Tavolo si riunisce due volte l’anno: entro il 31 gennaio e il 31 luglio.

 

Premialità: criteri che aumentano le chance di ottenere i fondi

Il Codice degli Incentivi introduce criteri premiali che possono aumentare il punteggio o la quota di agevolazione.

Tra gli elementi premianti più rilevanti:

  • Rating di Legalità
  • Certificazione della Parità di Genere
  • assunzione aggiuntiva di persone con disabilità
  • valorizzazione del lavoro giovanile e femminile
  • misure a supporto della natalità e della genitorialità

Ogni bando stabilirà quali premialità attivare, in base agli obiettivi strategici della misura.

 

Delocalizzazione e revoca: obblighi per PMI e grandi imprese

Per contrastare la delocalizzazione e proteggere gli investimenti sul territorio, il Codice definisce tempi minimi di permanenza dell’attività finanziata:

  • PMI → almeno 5 anni
  • Grandi imprese → almeno 10 anni

Il trasferimento dell’attività fuori dall’area incentivata comporta la revoca totale o parziale del contributo e la restituzione delle somme.

 

Conclusioni

Il nuovo Codice degli Incentivi rappresenta un passaggio decisivo nel percorso di modernizzazione delle politiche di sostegno alle attività produttive. La riforma punta a superare definitivamente la frammentazione che ha caratterizzato per anni il sistema agevolativo italiano, introducendo criteri omogenei, procedure più chiare e un modello interamente digitalizzato, capace di aumentare la trasparenza e migliorare l’efficienza amministrativa. Con l’apertura ai lavoratori autonomi e ai professionisti, il Codice amplia in modo significativo la platea dei potenziali beneficiari, rendendo il sistema più inclusivo e maggiormente rispondente alla struttura reale dell’economia italiana. Allo stesso tempo, grazie al Tavolo permanente degli incentivi, viene rafforzato il coordinamento tra Stato e Regioni, elemento fondamentale per costruire politiche di sviluppo coerenti e realmente utili ai territori.

Se pienamente attuato, il Codice degli Incentivi potrà dunque offrire un quadro più semplice, trasparente e affidabile per chi investe, rendendo il sistema di aiuti pubblici più efficace e capace di generare un impatto concreto sulla crescita del Paese.

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